Con una maggioranza schiacciante (478 voti contrari, 39 a favore, 165 astenuti) il Parlamento Europeo ha respinto il Trattato Anticontraffazione su Internet chiamato Acta (Anti-Counterfeiting Trade Agreement). Questo accordo tra nazioni avrebbe esteso a livello globale la tutela della proprietà intellettuale e industriale, contrastando la pirateria e la contraffazione di beni coperti da diritto d'autore. La bocciatura è sopraggiunta però proprio a causa dell'ambiguità di alcuni punti del documento, tra i quali la responsabilità dei provider per le violazioni di copyright e i provvedimenti sul diritto d'autore on-line, che avrebbero fatto pensare più ad un intento censorio alla libertà della Rete che a misure per la sua tutela.
C'è poi da aggiungere che migliaia di cittadini hanno effettuato pressioni senza precedenti verso il Parlamento Europeo per mezzo di manifestazioni nelle strade, e-mail ai deputati, telefonate di protesta e messaggi su Facebook e Twitter. Inoltre, ben 2,8 milioni di persone hanno firmato una petizione nella quale veniva chiesta proprio la bocciatura del testo.
Il prossimo capitolo di questa vicenda, che a causa degli enormi interessi in gioco sembra tutto fuorché terminata, potrebbe prevedere un ricorso alla Corte di Giustizia Europea, come annunciato dal fronte del sì in caso di bocciatura parlamentare. Non ci resta che attendere sviluppi in merito.
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