I tempi cambiano e la Santa Sede si confronta con l'evoluzione tecnologica. Peccato che si attenda sempre un po' troppo per prendere decisioni importanti. Il Santo Padre ha appena cominciato a diffondere i propri messaggi su Twitter in otto lingue. I numeri sono incoraggianti: 1,4 milioni di seguaci di lingua inglese, circa 2,8 milioni in totale. Ciò che è certo è che @pontifex, l'identificativo con cui Papa Benedetto XVI è riconosciuto nel social network, non è la prima scelta, quella preferita, ma una di ripiego, in relazione alla fruibilità. Anche il Papa quindi si adegua alle leggi della registrazione sul grande network, dove chi prima arriva prima sceglie. @pontifix, letteralmente significa costruttore di ponti, sarebbe stato più indicato per il ruolo papale, ma non era più disponibile. Nella propria storia la Chiesa di Roma ha abbracciato la tecnologia. Prima radio e televisione, oggi Internet. Il sito Web del Vaticano però è apparso solo nel 2009, mentre le notizie online trovano albergo in un portale dedicato nel 2011.
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