Il Captcha è una tecnologia creata per la prima volta nel 1997 dal settore ricerca e sviluppo dello storico motore di ricerca Altavista che proponeva all’utente una o più domande utili a determinare se questi fosse umano o un computer (più specificatamente bot). Per intenderci è quel rettangolo che troviamo spesso nei siti dove viene richiesto di iscriversi o commentare una data notizia dove, prima di procedere all’invio dei dati, dobbiamo confermare un valore solitamente rappresentato in forma distorta (ad esempio dei numeri o delle lettere). Ultimamente pare che la tecnologia degli spammer (ricordiamo che il captcha serve proprio per limitare lo spam) sia diventata più aggressiva ed efficace anche contro i numeri distorti. In questo senso Google ha deciso di intervenire proponendo una formula che dovrebbe dare più gatte da pelare ai bot: immaginate infatti un captcha che vi chieda di associare all’immagine di un gatto quella di altri gatti scegliendo tra nove diverse ove vi sono pulcini, cani, vegetazione… insomma, un gioco da ragazzi che per un computer però può risultare difficile. Ebbene, probabilmente nei prossimi mesi potremmo trovarci a dover risolvere questo tipo di quesiti anziché aguzzare la vista per cercare di caprie lettere e numeri sempre più incomprensibili. Chi vuole inserire il nuovo Google reCAPTCHA nel suo sito può raggiungere il sito ufficiale del progetto
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