Tesi comlottistiche sull'11 Settembre o scie chimiche, avvistamenti di sirene, annunci falsi di morti illustri e notizie false in genere, meglio note come bufale, sembra abbiano stancato il creatore di Facebook che per loro ha predisposto una misura speciale.

Nel menu legato alle "segnalazioni" per spam, contenuti porno o incitazioni alla violenza di un post, si è infatti aggiunta una nuova voce legata specificamente alle bufale; questa tipologia di segnalazioni verranno trattate in maniera diversa rispetto alle altre, se ne ridurrà infatti la visibilità sulla bacheca secondo una priorità che è di due volte e mezzo rispetto a quella dei normali contenuti SPAM, ciò significa che il post non verrà cancellato ma ne sarà pesantemente limitata la pubblicazione nel "muro" come accade oggi.

Facebook chiarisce che il nuovo algoritmo non penalizzerà i contenuti satirici in quanto, in base alle statistiche, gli utenti non sono portati a segnalare quei post dove la bufala è più che evidente.

E' chiaro che l'intenzione del popolare social network sia ancora una volta quella di filtrare le notizie quanto più possibile per consentire ai propri utenti un posizionamento di qualità legato a tutti i contenuti: le notizie false come lo spam rendono infatti frustrante l'esperienza d'uso degli utenti, pesando sul numero di visite giornaliere; se pensate quindi che la decisione di Zuckerberg sia mossa da qualsivoglia motivazione etica vi sbagliate, qui si tratta solo di affari.