M13, questo il nome del batteriofago (un virus molto utilizzato in Biologia molecolare e in Biotecnologie, di dimensione molto ridotte che infetta solo i batteri), che alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology hanno ingegnerizzato, per la produzione di nanoconduttori, particolarmente utili nella costruzione di batterie agli ioni di Litio;
Questi virus molto semplici sono costituiti da un genoma piuttosto piccolo (in questo caso, DNA+ a singolo filamento lungo circa 6400 paia di basi, per codificare una decina di geni), e un capside proteico, che costituisce l'involucro del virus, nonchè la struttura che permette il riconoscimento e l'infezione del batterio Escherichia coli (presente anche nell'intestino umano).
I signori del MIT, hanno fatto in modo, che quando vengono prodotte le proteine del capside, queste possano associarsi nella parte esterna a degli ioni; incubando infatti il virus assemblato con una soluzione acquosa contenente cloruro di Cobalto, e un pò d'Oro (per creare un gradiente elettrico), si formano velocemnte, attorno al capside, dei scristalli di ossido di cobalto, che mineralizzano uniformemente formando dei nanofilamenti lunghi circa 880 nanometri, per un diametro di soli 6 nanometri!!!
Essendo un parassita intracellulare obbligato (necessita di tutto l'apparato replicatitovo e di traduzione dell'ospite per la propria replicazione), questo virus viene fatto crescere in colture di Escherichia coli, che permettono comunque il recupero in modo semplice: questo - secondo i ricercatori - permetterà di costruire delle batterie anche della grandezza di un chicco di riso...ma sono stati utilizzati anche per assemblare semiconduttori, e filamenti magnetici.
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