In rete è serrato il dibattito sulle caratteristiche hardware della nuova console Microsoft: per andare a fondo c'è anche chi ha pensato bene di aprire Xbox e pubblicare on line i risultati di una vera e propria "autopsia".
Fra le varie indagini sull'architettura definitiva della console - svolte a nemmeno una settimana dalla commercializzazione - sorprendono i risultati dell'analisi dei tecnici di Van's hardware che, smontando Xbox, hanno scoperto che il processore supportato dall'apparecchio è un Celeron, e non, come dichiarato da Microsoft, un Pentium III.
In effetti, la dicitura serigrafata corrisponde, secondo le tabelle delle specifiche tecniche delle CPU pubblicate da Intel,a quella dei Celeron con supporto BGA.
Inoltre, il processore supportato da Xbox dispone di 128 kilobyte di cache, mentre il Pentium III, pur con la stessa architettura, ne integra 256.
L'"autopsia" ha poi rilevato che, a fianco dei due chip che formano i 64 megabyte di RAM, è possibile installarne altri due integrati su dei contatti lasciati liberi: la memoria su scheda, pertanto, può essere raddoppiata. Un altro sito che ha pubblicato un'accurata analisi è poi Icrontic, interessante per alcune 'dritte' su come modificare la console ed ottenere migliori prestazioni. I giocatori meno 'smanettoni', comunque, non dovranno preoccuparsi: anche se dotata di Celeron, Xbox - grazie all'adattatore grafico di Nivida - assicura velocità e capacità di elaborazione promesse.
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