Grazie alla mobilitazione online degli eurocittadini internettiani, l’Europarlamento oggi a Strasburgo ha bocciato a larga maggioranza, 407 voti a favore, 57 contrari e 11 astenuti, le nuove norme Ue che avrebbero permesso alle autorità amministrative degli Stati membri di tagliare l’accesso a Internet degli utenti che scaricassero illegalmente contenuti sottoposti a copyright, così come prevede la legge Hadopi attualmente in discussione in Francia.
Gli eurodeputati hanno approvato in seconda lettura un emendamento - nell’ambito del compromesso complessivo con il Consiglio Ue sul pacchetto di riforma delle telecomunicazioni - in cui si conferma la posizione dell’Europarlamento secondo cui l’accesso a Internet è un diritto fondamentale del cittadino europeo e può essere negato in caso di downlaod illegale solo a seguito di un ordine del giudice, e non su semplice decisione amministrativa.
L’approvazione dell’emendamento ha fatto cadere l’intero testo sulla riforma delle tlc, il cosiddetto "Telecom Package", perché i negoziati di compromesso con il Consiglio Ue non prevedono modifiche e sono approvati solo se l’Europarlanento li accetta integralmente.
Il pacchetto sarà ora rinviato al comitato di conciliazione dove le due istituzioni comunitarie cercheranno un nuovo accordo sulla riforma, che mira a migliorare la concorrenza e la tutela dei consumatori sul mercato europeo delle telecomunicazioni.
Quello della repressione del download illegale era ormai il solo punto controverso del pacchetto, fra l’Assemblea di Strasburgo e i governi dei Ventisette.
A questo punto - se non altro per armonizzarsi con l'Europa - c'è da credere che la legge Hadopi tanto spinta da Sarkozy in Francia non passi, quando sarà messa ai voti il 12 maggio.
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