Dopo la sentenza del Tar del Lazio, che lo scorso mese di giugno aveva bloccato la delibera dell'Agcom, la parola definitiva sembra essere finalmente arrivata con una sentenza del Consiglio di Stato. Cambiare operatore di telefonia mobile non dovrà richiedere, d'ora in poi, più di tre giorni.
La decisione del Consiglio di Stato dà dunque ragione non solo ad Agcom, ma anche ad Altroconsumo e Codacons che si erano schierate a fianco dell'Authority per difendere i diritti dei consumatori. La sentenza dovrebbe annullare in toto la decisione del Tar, che aveva introdotto tra le novità che regolavano le procedure di portabilità anche il preavviso di 30 giorni. Novità non utilizzata di fatto dagli operatori, ma convertita da parte di Telecom in richiesta di conferma verbale da parte dell'utente, in assenza della quale l'ex incumbent non sbloccava il passaggio ad altro operatore.
Questa decisione del Consiglio di Stato va ad aggiungersi ad un altro importante risultato ottenuto nei giorni scorsi da Agcom. Dietro pressione dell'Autorità, infatti, gli operatori si sono accordati per garantire anche la portabilità del credito residuo, fatta salva una quota compresa tra 1 e 1,60 euro di cosiddette spese amministrative.
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