Dopo quasi 30 anni dal suo debutto nel mondo dell’informatica, sta per uscire di scena il floppy disk, uno dei supporti di memorizzazione che hanno fatto la storia dei computer. Sony ha infatti deciso di interrompere a partire da marzo 2011 la vendita dei suoi floppy disk da 3,5 pollici in Giappone. Il motivo è presto detto: la capacità di memorizzazione di questi dischi, limitata a 1,44 MB, è oggigiorno ormai del tutto insufficiente per poter salvare di essi comuni file come MP3, foto ad alta risoluzione, ecc. Sarà il colpo di grazia per questi piccoli dischi di plastica le cui vendite sono andate man mano calando negli anni dopo l’avvento di altri tipi di supporti come ZIP, CD, DVD, pendrive e hard disk esterni. Già nel 1998 Apple aveva deciso di non equipaggiare più i propri computer con un lettore dedicato a questo tipo di supporto. Piccoli, maneggevoli, tascabili, i floppy disk (nel gergo comune detti anche “dischetti”) sono stati usati ininterrottamente da utenti di varie piattaforme (PC, Apple II, Macintosh, Commodore 64, Amiga, ecc). Ci si poteva salvare sopra di tutto, da foto a interi programmi e persino sistemi operativi, opportunamente splittati su più supporti, e scambiarli con gli amici (per questo motivo, in tempi in cui non c’era ancora Internet, sono stati il principale veicolo di diffusione per virus e trojan). Sony, che detiene il 70% del mercato mondiale dei floppy, ha deciso di interromperne la produzione nel paese del Sol Levante dopo il netto calo delle esportazioni e delle vendite di questo tipo di supporti.
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