C’è mancato poco che Internet arrivasse al collasso in seguito ad un esperimento effettuato qualche giorno fa dai ricercatori della Duke University, North Carolina, Stati Uniti. Il test consisteva nell’uso di una codifica diversa per l’instradamento dei dati mediante il protocollo BGP (Border Gateway Protocol), utilizzato dai router dei provider. Fatto sta che a solo un’ora dall’avvio dell’esperimento migliaia di siti Internet non erano più raggiungibili. L’anomalia è stata rilevata dai ricercatori che hanno provveduto subito a mettere le cose a posto. A quanto pare il problema non è derivato direttamente dall’esperimento, quanto da un bug presente nel software dei router Cisco che male hanno interpretato il nuovo protocollo, alterando il codice e ritrasmettendolo quindi ad altri nodi, i quali a loro volta, alla ricezione dei dati corrotti, hanno troncato la connessione. Secondo quando riferisce la stessa Cisco, l’inconveniente è imputabile ad un bug presente nel sistema operativo IOS XR dei router a causa del quale i dispositivi non sono riusciti a gestire i pacchetti inviati durante l’esperimento ed hanno alterato i dati in uscita. Cisco inoltre ha rilasciato un bollettino di sicurezza relativo al problema riscontrato. Il caso comunque fa riflettere su quanto possa essere vulnerabile a tutt’oggi l’infrastruttura di Internet.
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