Sono passati sessanta anni da quando il comandante Eugene F. McDonald Jr., fondatore dell’industria statunitense Zenith che produceva radio e TV, stufo della interruzioni pubblicitarie durante le trasmissioni televisive, lanciò il primo telecomando. L’innovativo dispositivo che avrebbe cambiato le abitudini dei teleutenti si chiamava “Lazy Bones”, era costruito in bachelite e disponeva di un pulsante in alto per cambiare canale. Il primo modello uscito nel 1950 era connesso al televisore tramite un cavo lungo 6 metri, sicuramente un po’ scomodo da avere tra i piedi in salotto. Successivamente, nel 1955, la Zenith ne realizzò una versione senza fili (il Flashmatic) e poi una versione perfezionata, lo Space Command, inventato da Robert Adler, che funzionava ad ultrasuoni, quindi non udibili dall’uomo, generati per mezzo della percussione di barrette d’alluminio. Il telecomando così costruito consentiva di cambiare canale, togliere l’audio e spegnere l’apparecchio TV. In seguito il telecomando subì ancora una rivoluzione: fu dotato di batterie e adottò i raggi infrarossi al posto degli ultrasuoni. Oggigiorno tutti possiedono in casa non uno ma diversi telecomandi visto che ormai ogni dispositivo tecnologico (TV, videoregistratore, stereo, decoder, ecc) è munito di un proprio telecomando. E nel futuro? C’è chi ritiene che un giorno potremo fare a meno del telecomando e utilizzare semplicemente le mani (vedi Kinect) per cambiare canale sul nostro televisore.
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