In un prossimo futuro la plastica potrebbe sostituire il silicio come materiale utilizzato per la produzione dei processori. Un gruppo di ricercatori europei ha infatti creato un nuovo tipo di microprocessore usando 4.000 transistor di plastica e materiali biologici. Il chip, presentato il mese scorso alla conferenza ISSCC a San Jose, in California, in pratica è stato realizzato su una pellicola di plastica flessibile ed è grande 2 centimetri quadrati. Il processore non ha prestazioni paragonabili alle moderne CPU in quanto è in grado di eseguire solo semplici programmi di sole 16 istruzioni e lavora ad una frequenza di 6 Hz elaborando i dati a blocchi di 8 bit. La caratteristica di essere molto sottile consentirà però, una volta perfezionato, di utilizzarlo nella realizzazione di sensori intelligenti per controllare perdite nei tubi oppure negli imballaggi degli alimenti.
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