Dopo alcune settimana di traversie varie la PlayStation Network è stata finalmente ripristinata. Contemporaneamente comincia a dare i primi frutti la caccia ai cracker che hanno messo in ginocchio la rete con una serie di attacchi mirati. In Spagna, infatti, venerdì scorso sono stati arrestati 3 uomini con l’accusa di aver partecipato ad azioni di attacco ai server Sony. I tre uomini, intercettati e arrestati in 3 località diverse della Spagna sarebbero in qualche modo legati al gruppo Anonymous, l’associazione di hacker che aveva dichiarato guerra a Sony dopo che questa aveva intrapreso un'azione legale contro l'hacker GeoHot. Ma c’è di più. Nelle loro abitazioni è stato infatti rinvenuto materiale che comprova il loro coinvolgimento in incursioni contro server di banche e di istituzioni. Uno dei tre sospettati, di 31 anni, aveva un server nel suo appartamento dal quale ha sferrato l’attacco ai computer di Sony. La polizia spagnola ha modo di ritenere che lo stesso server è stato utilizzato per attaccare due banche spagnole BBVA e Bankia, la compagnia italiana Enel e siti governativi in Algeria, Cile, Colombia, Egitto, Libia, Iran, Spagna e Nuova Zelanda. Tutti e tre gli uomini, che rischiano fino a 3 anni di carcere per associazione illecita con lo scopo di attaccare siti Web pubblici e privati, sono stati rilasciati in attesa di accuse formali. Le indagini erano iniziate lo scorso ottobre quando il Ministero spagnolo della Cultura aveva subito un attacco informatico.
|