Una nuova tecnologia sviluppata dal dottor Joel Yang dell'Institute of Materials Research and Engineering (IMRE) di Singapore consentirà di aumentare considerevolmente la capacità di memorizzazione dei dischi rigidi, che attualmente è di qualche TB. Un nuovo processo produttivo dei dischi infatti, grazie all’uso del cloruro di sodio (il normale sale da cucina), consente di incrementare la densità di memorizzazione dei dati (vedi foto in alto), da circa 1,9 Terabit/pollice² e 3.3 Terabit/pollice², il che potrebbe consentire di realizzare dischi da 12 a 20 TB. Utilizzando il cloruro di sodio nel processo litografico con cui vengono realizzati i piatti magnetici si può infatti ottenere una migliore distribuzione dei grani magnetici. I ricercatori pensano che sviluppando ulteriormente tale tecnologia si potrà raggiungere la densità di 10 Terabit/pollice², che consentirebbe di produrre hard disk fino a 64 TB.
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