Ad inizio settimana la Federal Communications Commission (FCC) ha raggiunto un accordo con gli operatori di telefonia mobile statunitensi, l'accordo prevede che, a partire dal prossimo anno, gli operatori inviino comunicazioni agli utenti per quanto riguarda il superamento del limite superiore di traffico previsto nel loro contratto, gli avvisi dovranno essere inviati sia per quanto riguarda il traffico dati, che voce. Non è raro, infatti, che accadano casi di bollette telefoniche esorbitanti dovute ad un mancato controllo del traffico residuo da parte degli utenti, causate però dal mancato avviso da parte degli operatori. L'ultimo in ordine di tempo è accaduto alla signora Celina Aarons, residente in Florida e in possesso di un contratto telefonico con T-Mobile che la portava a spendere circa 175 dollari mensili per la bolletta. Lo scorso mese, però, la signora Aarons si è vista recapitare una bolletta superiore ai 200.000 dollari e senza che fosse stato commesso alcun errore di calcolo da parte dell'operatore. E' accaduto, infatti, che la Aroons avesse incluso suo fratello Shamirs nel proprio piano telefonico e che questo fosse andato in una vacanza di due settimane in Canada, dimenticando di spegnere la connessione automatica dati del proprio smartphone. Shamirs, sordomuto, si affida esclusivamente ai messaggi di testo per comunicare, così i 2000 sms che ha inviato durante il suo soggiorno in Canada, uniti al roaming non disattivato e a qualche video scaricato dalla rete, hanno portato all'esorbitante bolletta telefonica recapitata alla signora Aarons. Contattata, T-Mobile ha affermato di aver provveduto ad avvisare Shamirs dell'eccezionale traffico dati che il proprio smartphone stava generando, ma sembra che questi sms siano andati persi. T-Mobile ha perciò deciso di ridurre la bolletta degli Aarons ad "appena" 2500 dollari e di permettere un pagamento dilazionato in sei mesi.
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