Alzi la mano chi non ricorda il leggendario Commodore 64, macchina storica, su cui la maggior parte dei nati tra gli anni 70-80, si è fatta le ossa per entrare nel mondo dell'informatica (il sottoscritto aveva un Olivetti 286, ma sono memorabili le ore trascorse sul C64 di un amico). Dal 2010 la Commodore USA ha ricreato e commercializzato il C64, debitamente aggiornato nella parte hardware (la prima versione era basata su una piattaforma hardware), con estetica totalmente riprendente i canoni del modello anni 80. Pochi giorni fa, l'azienda che lo produce ha deciso di realizzarne anche una versione "estrema", riuscendo ad infilare sotto la tastiera un quadcore Core-i7 da 2.2 GHz (dotato di Turbo Boost che lo porta a 3.3 GHz), ben 8 GB di memoria RAM DDR3 e un hard disk da 2 TB, l'unica pecca, forse, sta nella scelta di lasciare i compiti grafici al sistema integrato Intel HD, non all'altezza di tutto il resto dell'hardware. Tutt'intorno al case è distribuita una costellazione di porte, tra le quali due USB 3.0, tre USB 2.0, una porta eSATA e uscite video HDMI, VGA e DVI, insieme ad una porta S/PDIF. Non mancano una porta ethernet, connettività Bluetooth/WiFi 802.11n ed un masterizzatore DVD. Il C64-Extreme sarà offerto, inizialmente, con sistema operativo Linux Mint con emulatore per il vecchio sistema Commodore, in futuro ne arriverà anche una versione con precaricato Windows ed è prevista un'opzione dual-boot per chi vuole mantenere entrambi gli OS. Chi muore dalla voglia di esporre in salotto questo gioiello dal look anni 80 (esteticamente identico al modello originale) dovrà sborsare 1500 dollari, l'esclusività si paga.
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