Sebbene continuino a circolare rumors e indiscrezioni su nuovi modelli di tablet in via di sviluppo da questo o da quell'altro produttore, gli assemblatori taiwanesi hanno lanciato un avvertimento molto chiaro a tutti i grandi marchi di PC: "smettete di realizzare tablet, siamo stufi di produrre dispositivi che poi nessuno comprerà, è meglio puntare su hardware capace di generare più profitti."
Secondo i manifatturieri taiwanesi, nessun prodotto Acer, ASUS, HP, Dell, Motorola o Samsung è in grado di competere, sul mercato, con l'iPad, il Kindle Fire o il Nook, gli unici tablet che stanno generando utili. Questo perchè Amazon e B&N basano la strategia di mercato sui contenuti abbinati al tablet, generando introiti da fonti che sono loro appannaggio esclusivo, come l'Amazon Marketplace, fonti precluse agli altri produttori. Apple costituisce il caso particolare, perchè riesce a guadagnare sia sull'hardware, che sui contenuti grazie alla piattaforma iTunes e all'Appstore, ma soprattutto grazie ad una posizione sul mercato che la qualifica come status simbol e le ha permesso di creare una schiera di utenti con un elevatissimo tasso di fidelizzazione. In generale, i tablet realizzati dai produttori di PC sono troppo costosi, più simili ad un netbook e poco appetibili sul mercato, questo perchè devono confrontarsi con tablet più economici, meno performanti dal punto di vista hardware, ma corredati da contenuti più completi. La situazione delle giacenze è critica per gli altri produttori, Acer ed ASUS hanno dovuto rivedere al ribasso le stime di vendita dei propri prodotti e a stento sono riusciti a centrare gli obiettivi minimi. I magazzini dei produttori taiwanesi sono colmi di merce invenduta, per questo le aziende manifatturiere hanno l'anciato l'ultimatum "o si vira su hardware che genera profitto o si cola a picco", consigliando ai vari produttori di abbandonare il settore tablet.
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