Un consorzio formato da IBM, Intel, Matsushita e Toshiba sta sviluppando un protocollo di protezione hardware noto come Content Protection for Recordable Media, in grado di codificare il contenuto di un file, in modo che esso possa poi essere decriptato solo dalle periferiche che lo supportano. Il consorzio sta procedendo a chiedere l'implementazione di questa tecnologia fra gli standard ATA, in modo da inserirla su tutte le unità HD e CD-ROM di prossima commercializzazione.
Studiato per proteggere i diritti d'autore dei files multimediali, il CPRM potrebbe facilmente includere qualsiasi genere di file, rappresentando un gravissimo rischio per la libertà degli utenti.
Punto Informatico ha pubblicato un eccellente articolo che riassume la situazione, raggiungibile attraverso il link proposto qui sotto.
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