Un'ambiziosa alleanza con 34 partner produttori di telefonini, Società telefoniche e compagnie tecnologiche è stata annunciata oggi da Google al fine di creare una nuova serie di cellulari 'low cost'. L'iniziativa, che promette di stravolgere l'attuale mercato della telefonia mobile, ruoterà attorno al principio dell''open source'. Ciò permetterà alle Società partner di poter accedere senza vincoli alla tecnologia del nuovo prodotto (battezzata 'Android') e poter così progettare il maggior numero di applicazioni possibili. "Se Google riuscirà a convincere i produttori e sviluppatori ad allargare il numero dei servizi disponibili i consumatori potranno inziare a fare con i telefonini ciò che già fanno su Internet", scrive il 'Wall Street Journal' ricordando come l'industria della telefonia è rigidamente controllata dai carriers e dai produttori che limitano fortemente quello che può essere offerto sui cellulari". Stando al Wsj, "il grande punto interrogativo è quanto spazio concederanno le società telefoniche. Se infatti il progetto è sostenuto da DT, Sprint Nextel e NTT DoCoMo, le altre compagnie sono riluttanti a entrarci a causa anche dei timori relativi alla tutela della sicurezza informatica. Gli open standard potrebbe infatti rendere vulnerabili i consumatori agli attacchi di virus e a falle nel sistema di sicurezza". Tra le società che fanno parte del consorzio: HTC, Samsung, Motorola, Deutsche Telekom, T-Mobile, Sprint Nextel e la giapponese NTT DoCoMo. Nel consorzio per lo sviluppo del cosiddetto 'GPhone' ci sarà anche Telecom Italia. La compagnia telefonica tedesca T-Mobile, ha annunciato l'amministratore delegato di DT Rene Obermann, lancerà il primo Gphone nel 2008.
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