Con il Kindle Fire, Amazon ha creato un ecosistema di servizi che ruotano attorno ad un prodotto hardware, una situazione molto simile a ciò che Apple ha fatto con l'iPad, dotandolo di un sistema operativo che è una versione fortemente modificata di Android, con integrazione spinta ai servizi Amazon. C'è, però, una differenza fondamentale tra Apple ed Amazon, quest'ultima ha, infatti, appena rilasciato il codice sorgente del fork di Android installato nel Kindle Fire, si tratta di un archivio da 204 MB in formato tar.gz, che è possibile scaricare liberamente, senza neppure dover rispondere a fastidiose registrazioni. L'unica avvertenza che compare al momento del download riporta che il codice è fornito "così com'è, senza alcuna garanzia di alcun tipo" ed Amazon non si ritiene responsabile di alcun malfunzionamento, sconsigliando di utilizzarlo come retrofit su PC datati (o sulle precedenti versioni del Kindle). Amazon mette a disposizione anche i sorgenti per le altre versioni del Kindle: Kindle Touch, Kindle WiFi e Kindle Keyboard. Dal punto di vista liberal, la strategia di Amazon va sicuramente premiata, d'altronde raramente si riesce a tenere a freno gli hacker imponendo vincoli e blocchi sul software (come fa Apple con iOS), soprattutto considerando che sul Kindle Fire è stata eseguita la procedura di root a soli due giorni dal suo esordio. La possibilità di accedere all'intero codice sorgente dell'Android installato sul Fire permetterà agli sviluppatori di sbizzarrirsi con le più improbabili personalizzazioni, di sicuro ne uscirà qualcosa di buono.
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