La Commissione Europea ha avvertito oggi Microsoft che la società rischia ulteriori multe nella sua lunga battaglia antitrust con Bruxelles, stavolta per aver preteso prezzi irragionevoli dai produttori di software per fornire dati cruciali. Criticando duramente il colosso Usa del software, l'esecutivo dell'Unione Europea ha detto che le ultime accuse formali possono portare a nuove multe quotidiane superiori a quelle già inflitte. "In 50 anni di politica antitrust europea, è la prima volta che ci confrontiamo con una società che non rispetta una decisione dell'antitrust", ha detto il portavoce della Commissione per la Concorrenza Jonathan Todd, a quasi tre anni da quando la Commissione stabilì che l'abuso da parte di Microsoft della posizione dominante sul mercato del suo sistema operativo Windows era dovuta esclusivamente al comportamento della società. "Bisogna guardare al loro atteggiamento nei confronti di altre autorità antitrust in altre giurisdizioni. Questa è una società che non gradisce il fatto di doversi conformare a decisioni antitrust", ha detto Todd nel corso di una conferenza stampa. La Commissione aveva imposto nell'aprile 2004 una multa record di 497 milioni di euro a Microsoft ordinandole di cambiare la sua politica negli affari, stabilendo che la società non aveva rispettato il principio di fornire informazioni necessarie per competere con prodotti Microsoft ad altri produttori o piccoli server aziendali. Microsoft aveva annunciato che avrebbe fatto pagare una quota per fornire informazioni sull'interoperabilità poiché queste sarebbero basate su suoi lavori innovativi o protetti da brevetti, ma la Commissione ha affermato che si tratta di informazioni non nuove né rintracciabili altrove gratuitamente. "L'attuale opinione della Commissione è che non ci sono innovazioni significative in questi protocolli", ha detto in una dichiarazione la commissaria Ue alla Concorrenza Neelie Kroes. "Sono pertanto costretta a prendere misure formali per assicurarmi che Microsoft rispetti questi obblighi", ha detto, rigettando come infondate le 1.500 pagine di osservazioni di Microsoft. Il colosso di Bill Gates ha quattro settimane di tempo per ribattere alle accuse.
Fonte
|