La corte d'appello Usa ha confermato oggi una condanna a pagare 290 milioni di dollari contro Microsoft per aver infranto un brevetto detenuto da una piccola società canadese, e ha ribadito l'ingiunzione che impedisce al gigante del software di vendere versioni del suo programma Word con il software oggetto della causa. La decisione della Corte d'appello federale - che gestisce molte cause relative a brevetti e marchi - potrebbe rappresentare la fine di una contesa tra Microsoft e la canadese i4i. Il 12 agosto scorso, la giuria di una corte federale del Texas ha emesso una sentenza in favore di i4i contro Microsoft, per aver infranto quest'ultima un brevetto relativo all'uso di XML, sigla di extensible markup language (un linguaggio marcatore), nelle versioni 2003 e 2007 di Word. La giuria ha stabilito l'ammontare dei danno dovuti da Microsoft in oltre 290 milioni di dollari e ha accettato la richiesta di i4i di impedire al gigante dell'informatica di vendere le versioni di Word che contengono il conteso brevetto. Il divieto di vendita è stato riaffermato anche oggi in appello. Secondo la sentenza odierna, Microsoft non potrà vendere le versioni a partire dall'11 gennaio 2010. Comunque, secondo esperti del settore dicono che il risultato più probabile è un accordo tra le due parti che consenta a Microsoft di pagare una royalty a i4i e di continuare a vendere Word.
Fonte (inglese)
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