La tecnologia di virtualizzazione Hyper-V, che finora era esclusiva delle versioni server di Windows 8, sarà integrata anche nelle release client (a 64 bit) del nuovo sistema operativo, ossia nelle release desktop. A rivelarlo con un post sul blog “Building Window 8” di Microsoft è, come sempre, Steven Sinofsky, il responsabile della divisione Windows di Microsoft. Una buona notizia, quindi, per tutti gli utenti che vorranno utilizzare contemporaneamente più sistemi operativi: adesso potranno farlo utilizzando direttamente questa macchina virtuale integrata in Windows 8. La tecnologia Hyper-V richiede come requisiti un sistema a 64 bit con SLAT (Second Level Address Translation), funzione presente sulle attuali generazioni di CPU a 64 bit di Intel e AMD, Windows 8 a 64 bit e almeno 4 GB di memoria RAM. Le macchine virtuali da creare possono essere sia a 32 bit sia a 64 bit, mentre la memoria può essere allocata loro in modo dinamico. Hyper-V consente di creare anche grandi macchine virtuali su sistemi con 32 processori e 512 GB di memoria: gli utenti normali che dispongono di 4 GB di RAM potranno comunque eseguire fino a 3 o 4 macchine virtuali. Per la gestione delle macchine virtuali sono disponibili la VM Console (noto anche come VMConnect), una console che su singolo monitor supporta la risoluzione di 1.600x1.200 con colori a 32 bit, e Remote Desktop Connection (RDC), che garantisce un’esperienza migliore dal momento che supporta più monitor e interfacce touch. Utilizzando RDC è possibile connettere qualsiasi dispositivo USB alla macchina virtuale, aggiungere ad essa più dischi rigidi e utilizzare file VHD all’interno dell’ambiente virtualizzato
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