Nelle previsioni di Microsoft per il futuro, milioni di persone interagiranno con la nuova generazione dei servizi web avvalendosi del passaporto virtuale proposto dall'azienda di Seattle. Il sistema di identificazione denominato Microsoft Passport è già ora utilizzato per l'accesso a servizi come MSN Messenger, Hotmail e centinaia di siti web di ogni genere, oltre che per pagare articoli acquistati in Rete senza necessità di spargere ai quattro venti il proprio numero di carta di credito. Tuttavia, la realtà non sempre è rosea quanto vorrebbero farci credere dai piani alti di Microsoft, e Passport è costantemente attaccato da più parti per la possibilità che i dati personali degli utenti siano usati in modo improprio. L'articolo di SiliconValley.com che vi propongo analizza la questione, e le conclusioni lasciano spazio a qualcosa di più che una vaga preoccupazione.
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