Voglio segnalarvi questa dichiarazione dell'Authority per le tlc, Alessandro Luciano, che mi ha lasciato alquanto perplesso, non per la prima parte quanto per la seconda:
Occorre incentivare la sicurezza on-line definendo e promuovendo standard e certificazioni per sistemi, processi e politiche a livello internazionale: seppure esiste la disponibilità di strumenti adeguati, in generale non esiste la capacità di usarli; un esempio pertinente - ha detto - sono la pigrizia e l'incapacità di adottare password e di aggiornare e mettere a punto i programmi antivirus".
E' necessario invece incentivare la sicurezza, soprattutto a partire dagli strumenti pubblici - ha detto - e dai processi di certificazione. Luciano ha rilevato infine che la sicurezza su Internet non riguarda solo la riservatezza e l'integrità delle comunicazioni ma anche la possibilità di identificare gli utenti, "perché l'accesso anonimo e l'uso di Internet possono seriamente impedire la possibilità di arrestare alcuni criminali".
La dichiarazione è stata fatta oggi ad un seminario dell'Ocse, in corso a Tokyo, sul commercio elettronico.
Penso che sia il caso che si mettano d'accordo con il Garante per la Privacy, perchè se da una parte uno chiede (viste anche le effettive richieste degli utenti) una maggiore riservatezza nei dati l'altro allo stesso tempo non può chiedere che vengano diffusi questi stessi....più di quello che già non lo sono, seppur con intenzioni benevole.
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