La polizia postale di La Spezia, ha scoperto una truffa a danno di 67.000 utenti, dopo la denuncia di 78 spezzini che navigando in rete si sono ritrovati in bolletta cifre esorbitanti da pagare, frutto di connessioni abusive e completamente occulte verso numerazioni a sovrappezzo 899. Tramite lo sfruttamento malizioso di alcune vulnerabili microsoft, Internet Information Service e Explorer, i truffati avevano infettatotaluni siti a completa insaputa dei gestori dei portali. L’operazione denominata «Informagiovani», ha scoperto che in autonomatico i navigatori, anche i più esperti, generavano download di alcuni files virali che a loro volta caricavano ed eseguivano sul Pc dell’utente vittima, dei dialer che generavano una connessione in automatico verso numerazioni a pagamento molto elevato. Ad esempio l’utente pagava uno scatto alla risposta di 15 euro. Dalle indagini durate circa sei mesi si è scoperto che i virus risiedevano in Corea del Sud e registrati a nome di una società residente in Germania, mentre i dialer scaricati erano allocati in un server ubicato in Ucraina e registrato a nome di un cittadino russo. Le numerazioni 899 contattate dai dialer erano invece intestate ad una società con sede a San Marino di proprietà di un cittadino italiano residente, però a Rimini.
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