Secondo un report pubblicato da Arbor Networks, nel corso dell’ultimo anno gli eventi ostili contro le reti si sono moltiplicati a un ritmo vertiginoso. Oltre al significativo aumento numerico degli attacchi portati contro le infrastrutture delle reti, il report di quest’anno ha evidenziato che gli attacchi meno estesi e più pericolosi sono molto più difficili da contrastare degli attacchi di maggiore portata e possono provocare l’interruzione del servizio di rete o generare ulteriori danni. Gli attacchi di tipo DDos (Distributed Denial of Service) l’anno scorso sono stati dell’ordine di 40 gigabit. Gli attacchi più grandi rilevati nel corso degli ultimi due anni sono stati rispettivamente dell’ordine di 24 Gbps (gigabit al secondo) e di 17 Gbps, pari ad un aumento del 67% per quanto riguarda la portata degli attacchi rispetto all’anno scorso, un incremento di quasi 2,5 volte rispetto all’attacco più grande segnalato nel 2006 e un aumento di ben 100 volte rispetto al 2001. Sono ancora bot e botnet a preoccupare gli operatori delle reti e i tecnici della sicurezza (26% dei casi), seguiti a ruota dal DNS cache poisoning (23%) e dal BGP Route Hijacking (15%). Dallo studio emerge che, nonostante il VoIP sia attualmente uno dei vettori di attacco più diffusi tra i malintenzionati, i provider sono scarsamente preparati a proteggere dagli attacchi l’infrastruttura.
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