Non sono per nulla incoraggianti i dati forniti da Symantec all’interno dell’annuale Internet Security Threat Report, reso pubblico nei giorni scorsi.
Tra spam, phishing, violazioni della privacy e malware, per il navigatore, soprattutto se poco protetto e sprovveduto nel suo agire, il pericolo si nasconde dietro l’angolo.
Nel corso del 2008 sarebbe infatti aumentato a dismisura il numero delle minacce presenti in rete, in particolar modo quelle legate ad “infezioni” contratte via browser, a tal punto che nemmeno i siti Web più noti sarebbero al sicuro.
Una delle pratiche più diffuse messe in atto dai cyber-criminali resta infatti quella di includere nelle pagine un iframe invisibile all’utente, in grado di reindirizzarlo verso i server contenenti codice maligno.
Tra i malware (cresciuti in termini quantitativi del 265% in un anno), il più devastante è stato senza dubbio Conficker, noto anche come Downadup, in grado di infettare milioni di PC in tutto il mondo.
Preoccupante anche il mercato dei dati personali rubati ai navigatori, con un vero e proprio tariffario in cui i dati di accesso ad una casella di posta sono valutati dai 10 ai 100 dollari, quelli relativi alle carte di credito da pochi centesimi a 30 dollari, mentre quelli che forniscono pieno accesso a conti bancari possono arrivare a richiedere un “investimento” di addirittura 1000 dollari.
350 miliardi di messaggi email contenenti spam e 5.500 vulnerabilità nei software (il 20% rispetto al 2007) contribuiscono a delineare la situazione presa in esame.
Per quanto riguarda i browser, invece, Firefox sembra essere stato colpito da circa il 99% delle vulnerabilità rilevate nel 2008, Internet Explorer dal 47%, Safari dal 40%, Opera dal 35% e Chrome solo dall’11%.
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