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Privacy a rischio sulle reti BitTorrent



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Pubblicato da Redazione il 30/04/2010 alle 10:01

 

Il protocollo BitTorrent, utilizzato da milioni di Internauti, forse non è così sicuro come molti pensano. Infatti, secondo uno studio effettuato dai ricercatori del French Institute for Computer Science la privacy di coloro che utilizzano client BitTorrent è a rischio. Servendosi di un solo computer connesso ad Internet, sono riusciti ad identificare gli indirizzi IP della maggior parte di degli utenti (seed) che hanno uploadato contenuti sui canali P2P usando il protocollo BitTorrent. Sempre più utenti della rete BitTorrent si servono di reti anonime come Tor per nascondere il proprio indirizzo IP agli altri client e per aggirare un eventuale monitoraggio della propria attività P2P. Ciò nonostante i ricercatori sono riusciti ad individuare l’IP di oltre il 70% dei computer connessi attraverso reti protette.


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Commenti:
Wanu
Bhe... lo sanno tutti da anni che funziona così.
Comunque TOR è una delle reti anonymizer che funzionano meglio... quindi se hanno beccato il 70% a mio avviso sono utenti che da TOR non passavano o che non avevano configurato adeguatamente il PC.
LoryOne
Quando si utilizza il protocollo torrent, cio che io scarico da altri peer diventa disponibile per altri peer ancora, ma si tratta di porzioni ridotte di un file che non può in alcun modo essere fruibile dall utente se non è stato completato il download. Una volta che questo file è presente sull' hard disk di un utente, quest ultimo può decidere o meno se renderlo disponibile ad altri diventando lui stesso un seed. Voglio proprio sperare che se hanno ricavato l'IP del 70% degli utenti divenuti seed, cio significhi che quel file è stato scaricato completamente da quel 70%, non che abbiano ricavato l'IP di tutti coloro che erano entrati a far parte del circuito in download / upload di qualsiasi file di qualsiasi tipo: In questo caso non significherebbe nulla.
In pratica, l'attività di chi monitora il traffico dovrebbe tener traccia di tutti gli IP (che possono cambiare pur facendo riferimento alla stessa persona) che hanno scaricato la stessa porzione di file nella stessa posizione del file per tutta la lunghezza del file in tempi differenti.
Baggianate, ovviamente.
Wanu
Beh ... scusa... il concetto è che se diventi un seed in automatico hai scaricato e stai condividendo (anche se per qualche secondo) quel file (per intero)... quindi se il file fosse protetto da copyright stai effettuando un operazione illegale e quindi condannabile.
Tecnicamente (Anche per la legge sul copyright) se tu possiedi al di sotto del 20% di una proprietà soggetta a copyright non stai commettendo reato, quindi in via del tutto teorica se io condivido/possiedo una parte scaricata (e solo quella) non sto commettendo reato... Pericoloso è che un PC pubblico veda direttamente i SEED !!!
I provider i dati di cui parli li hanno già... ma per poter essere consegnati devono essere ufficialmente richiesti (e molti provider non li consegnano senza una richiesta diretta della magistratura per fortuna).
Mi chiedo cosa capita se ti arriva una mayor dietro la porta con una causa di migliaia di euro sulle spalle (non è detto che la vincano... ma penso darebbe fastidio a chiunque!!!).

Certo rimane il problemino (da non sottovalutare) di capire quell'IP dinamico da chi è usato in quel preciso istante (in modo legale)... cambiassero qualche piccola legge in merito agli IP diventerebbe varamente il FAR-WEST.
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