Da sempre uno dei punti di forza di Skype, il famoso software di comunicazione VoIP utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo, è il sistema di cifratura delle conversazioni utilizzato dal programma. Si tratta infatti di una versione modificata dell’algoritmo RC4, usato da SSL per le sessioni http e da WEP per le reti wireless. Un segreto che in questi anni hanno tentato di scoprire non solo gli hacker, ma anche le autorità di molte nazioni. È successo però che un esperto di reverse engineering, Sean O’Neil, ha annunciato sul suo blog di essere riuscito a scoprire il codice in grado decifrare le conversazioni VoIP su Skype ed ha messo a disposizione degli interessati, a scopo educativo e non commerciale, un libreria in linguaggio C in grado di decodificare le comunicazioni. La notizia ha suscitato nella comunità Internet al tempo stesso stupore e incredulità, in attesa di maggiori dettagli che verranno diffusi in occasione del Chaos Communication Congress che si svolgerà a Berlino il prossimo dicembre. La reazione di Skype non si è fatta aspettare: secondo l’azienda, Sean O’Neil sarebbe solo uno pseudonimo per celare l’identità di Yaroslav Charnovsky. Inoltre quanto successo va a tutto svantaggio della sicurezza del software, favorendo peraltro le azioni degli spammer, per cui l'azienda starebbe valutando eventuali azioni legali da intraprendere contro lo sviluppatore.
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