Nuove truffe sul Web arrivano attraverso i siti porno. Sono parecchi gli utenti giapponesi abituè dei siti erotici che hanno visto comparire sullo schermo del proprio PC un messaggio che ha tutta l’aria di un ricatto. Nel testo vengono chiesti all’utente 50.000 yen (circa 450 euro) come quota di adesione al servizio e si ribadisce che il suo IP è stato registrato e che, in caso di mancato pagamento immediato, gli verrà inviata a casa una cartolina-ricordo prima di intraprendere un’azione legale. Al malcapitato utente viene addirittura mostrato un esempio della cartolina, nella quale compare una ragazza seminuda in atteggiamento provocante. A questo punto, terrorizzati dall’idea di dover dare spiegazioni alla propria moglie all’arrivo della cartolina, sono in molti quelli che cedono, decidono di pagare senza battere ciglio ed inseriscono nel box indicato i dati della propria carta di credito. In realtà nessuna cartolina verrà mai inviata all’utente, è solo un trucco per rubargli i dati sfruttando il suo senso di colpa. Non è l’unico caso. Questo sistema di truffa viene utilizzato anche quando si scaricano copie illegali di videogame del genere Hentai (cartoon a carattere pornografico) dal servizio di file sharing Winny. In questo caso viene richiesto di inserire i propri dati personali per attivare il gioco. In realtà l’applicazione non è altro che un virus, chiamato Kenzero, che esamina la cronologia dell’utente per scovare visite a siti porno. Ma non finisce qui. Il virus pubblica su un sito Web quanto ha trovato, compreso il nome dell’utente, e gli chiede 1.500 yen (circa 15 euro) per cancellarlo dalla pagina. Sono tutti sistemi psicologici per indurre l’utente a comunicare i dati della propria carta di credito e sottrargli ingenti somme di denaro. Per difendersi da questo tipo di attacchi è bene utilizzare un buon antivirus in grado di eliminare completamente il malware dal PC e ignorare gli eventuali messaggi che compaiono sullo schermo.
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