Dopo lunghe indagini condotte in Rete, gli agenti federali americani sono riusciti ad arrestare il ventitreenne russo Oleg Nikolaenko, considerato responsabile della botnet “Mega-D” che l’anno scorso ha inviato quasi un terzo dello spam (circa dieci miliardi di e-mail spazzatura al giorno) in tutto il mondo. Si tratta di pertanto di un intervento importante nell’attività di contrasto al fenomeno, divenuto ormai dilagante, dei messaggi indesiderati (ad esempio inviti ad acquistare falsi orologi Rolex o confezioni di Viagra) che non fanno altro che intasare le caselle di posta elettronica degli utenti Internet. I sospetti su Nikolaenko, che si dichiara innocente ed è attualmente detenuto in carcere a Milwaukee, si sono concretizzati dopo la cattura di Jody Smith e Lance Atkinson, rivenditori di materiale taroccato che si servivano della rete Mega-D per pubblicizzare i propri prodotti. Nel giro di soli sei mesi Atkinson aveva fatto pervenire nelle tasche di Nikolaenko, tramite il servizio online ePassporte, la considerevole cifra di 450.000 dollari. Entrando nell’account ePassporte del russo, l’FBI ha recuperato il suo indirizzo di posta Gmail e poi, con un mandato del giudice, ha ottenuto da Google la possibilità di visionare i messaggi di posta inviati e ricevuti da Nikolaenko, rinvenendo tra l’altro anche alcune copie del programma usato per mettere in piedi la botnet. Per catturarlo l’FBI ha approfittato della sua recente visita al Sema (Speciality Equipment Market Association) di Los Angeles, la manifestazione annuale dedicata agli appassionati di accessori per auto. Nikolaenko, che è accusato di aver violato le leggi sull’invio di materiale indesiderato e sarà processato nel mese di febbraio, rischia fino a 5 anni di carcere.
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