Crescono sempre più i casi di smartphone infettati da virus. Basti pensare che, secondo quanto riferisce Kaspersky Lab, nel 2010 le minacce informatiche per cellulari e dispositivi mobili sono aumentate a dismisura, ben il 65% in più rispetto al 2009, per giunta con più di 1.000 varianti di virus appartenenti a 153 famiglie di software malevoli. Tra le vittime dei virus ci sono adesso anche i dispositivi Android (il primo software malevolo per questa piattaforma è stato scoperto l’estate scorsa, ma da allora sono stati rilevati altri 15 nuovi virus) e persino l’iPhone (è stato da poco individuato un virus che infetta i modelli cui è stata effettuato il jailbreak). Secondo Denis Maslennikov, Senior Malware Analyst di Kaspersky Lab, il motivo del cresciuto interesse dei criminali informativi per questo tipo di dispositivi è evidente: gli utenti memorizzano su di essi i propri dati (numeri di telefono, indirizzi email, password, ecc.) senza essere consapevoli che gli smartphone possono essere vittime di attacchi informatici. Il mezzo attualmente più utilizzato dai cybercriminali per guadagnare soldi è costituito dai messaggini di testo dal momento che mediante essi riescono a far scalare il credito dell’utente, ma si stanno diffondendo anche raffinate tecniche di phishing per rubare le password degli utenti che utilizzano i loro dispositivi mobili per effettuare operazioni di Internet Banking. La piattaforma mobile più colpita dai virus è J2ME (Java 2 Micro Edition), il che significa che anche i cellulari meno avanzati sono esposti a possibili infezioni. Al secondo posto invece c’è Symbian, seguito da Python.
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