L’FBI utilizza i cracker per combattere i criminali informatici. Attualmente un cracker su quattro collabora con le forze dell’ordine. Questo è quanto è venuto fuori da un’indagine condotta dal Guardian. I poliziotti che indagano sui crimini in Rete avrebbero infatti creato un’efficiente esercito di informatori convincendo, con la minaccia dell’arresto, circa il 25% dei membri delle comunità hacker degli USA ad infiltrarsi nelle reti dei cybercriminali, a fare il doppio gioco e a denunciare chi commette reati informatici. Come infiltrati agiscono anche gli stessi poliziotti, in particolare quelli esperti in furto di identità. Questa strategia si sta rivelando vincente e grazie ad essa la polizia informatica sta riuscendo a controllare i forum sui quali i cracker si scambiano tool e informazioni e a sgominare bande ed organizzazioni pronte a sferrare in Rete attacchi di ogni genere. Con così tante spie in giro, però, i cracker stanno già alzando il livello di guardia e sono pronti ad adottare apposite misure di sicurezza per non essere intercettati ed individuati dai cyberpoliziotti.
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