In un periodo in cui gli attacchi informatici si moltiplicano di giorno in giorno, si intensificano pure le operazioni di polizia in tutto il mondo. Dopo i 3 uomini arrestati in Spagna e accusati di essere coinvolti negli attacchi alla PlayStation Network, la polizia turca ha arrestato 32 persone accusate di aver partecipato alla cosiddetta Operazione Turchia e di aver attaccato dozzine di siti Internet per protestare contro la decisione del governo di introdurre filtri in Internet. Come per i cracker spagnoli, anche per i 32 turchi si sospetta che appartengano al gruppo mondiale di hacker chiamato Anonymous che in più di un’occasione ha organizzato attacchi DDos (Distributed Denial of Service) verso determinati servizi o siti della Rete. Le 32 persone arrestate sono state in questo caso accusate di aver sferrato attacchi informatici a siti governativi turchi, tra cui il sito ufficiale del Ministero delle Telecomunicazioni.
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