Dropbox, il famoso servizio di cloud storage, è incappato domenica scorsa in un problema che ha reso libero l’accesso a tutti i box personali degli utenti.

È successo infatti che l’aggiornamento della piattaforma ha avuto un pericoloso effetto collaterale, ossia quello di invalidare la richiesta della password di accesso, consentendo così a chiunque di accedere a qualsivoglia dei 25 milioni di account registrati al servizio semplicemente digitando una password qualsiasi. Il tutto sarebbe avvenuto a causa di un bug nella programmazione del sistema e Dropbox ha già chiesto scusa per quanto accaduto.

Secondo Dropbox nell’intervallo di 4 ore in cui si è presentata la falla nel sistema, è stato aperto l’1% degli account e, nel caso di utilizzo di false credenziali, è stata forzata la chiusura della connessione così da impedire che venissero compromessi i dati degli utenti. Quanto successo ha sollevato un mare di polemiche sul sistema di sicurezza adottato da Dropbox, che attualmente conserva le chiavi di cifratura sul server piuttosto che sui computer dei client.

La società ha comunicato che adotterà le giuste misure per fare in modo che quanto avvenuto non si verifichi di nuovo. Nonostante queste rassicurazioni, però, la fiducia degli utenti sembra compromessa: è stato infatti presentato dal ricercatore Soghoian un esposto alla Federal Trade Commission perché venga fatta una verifica sulla sicurezza e la privacy dei dati conservati sui server di Dropbox.