Telefonino.net network
Win Base Win Adv Win XP Vista Windows 7 Registri Software Manuali Humor Hardware Recensioni Blog Download Foto
INDICE NEWS NEWS WEB NEWS SOFTWARE SEGNALA NEWS CERCA NEWS »

Violati i database degli atenei italiani



adv

[ 4 miliardi di condivisioni al dì su Facebook ] [ Firefox 7 gestirà meglio la memoria RAM ]
Pubblicato da Redazione il 07/07/2011 alle 12:30

L'account LulzStorm di Twitter ha diffuso i link BitTorrent agli archivi contenenti dati personali di studenti e professori universitari

 

Periodo nero per la sicurezza informatica. Come ci segnalano i nostri colleghi di Punto Informatico, questa volta nel mirino dei cracker sono finiti i database di ben 18 università italiane. L’account Twitter @LulzStorm, creato il primo luglio scorso, ha diffuso i link BitTorrent ad archivi di alcune università del nostro Paese.

Numerosi gli atenei coinvolti: Università degli Studi di Bologna, quella di Siena, di Salerno, del Salento, di Cagliari, Bari, Pavia, Foggia, Messina, Urbino, Torino e quella di Modena e Reggio Emilia, La Sapienza di Roma, la Pontifica Università Antonianum, la Seconda Università degli Studi di Napoli, la Bocconi, la Bicocca e il Politecnico di Milano.

I dati divulgati variano a seconda dell’università e consistono in numeri di cellulari di studenti, email corredate da password e altre informazioni di non particolare importanza. In alcuni casi, però i dati trafugati contengono nome, cognome, email, numero di telefono, indirizzo, password e codice fiscale degli studenti. Il consiglio per tutti gli studenti è di verificare di non essere presenti negli elenchi diffusi in Rete e di cambiare subito le proprie password di accesso.

Vai su Punto Informatico per maggiori informazioni e aggiornamenti sulla vicenda.




Segnala su: Ok Notizie Technorati Digg Delicious FriendFeed UpNews Segnalo Yahoo Google News Windows Live Twitter MySpace Facebook
Leggi tutto o commenta
 In evidenza Spia chiunque tramite cavo USB
Commenti:
RunDLL
Considerando che la maggior parte dei server nelle università sono Linux, dopo OSX decade anche Linux in fatto di perfezione ed inviolabilità.
zallan
Quota :
Inviato da RunDLL;1645868
Considerando che la maggior parte dei server nelle università sono Linux, dopo OSX decade anche Linux in fatto di perfezione ed inviolabilità.


Come fai ad affermare che il s.o, dei server sia la causa della scarsa sicurezza?
Non potrebbe essere colpa di chi li gestisce?

Anche la serratura più moderna non garantisce alcuna sicurezza, se la lasci aperta!




Leggiti i commenti alla notizia su Punto Informatico:

http://punto-informatico.it/3209134...a-italiane.aspx

Ci sono vari commenti in cui si afferma che i dati sono fasulli o facilmente reperibili da chiunque, quindi non è neanche certo che qualcuno sia realmente riuscito a violare i server delle università.
LoryOne
La vulnerabilità di un sistema non la si valuta attraverso gli applicativi, la si valuta sulla base della sua architettura, della solidità del kernel nel gestire le eccezioni, nella saggia configurazione delle impostazioni di sicurezza da parte dell'admin.
Se un attacco viene sferrato dalla rete:
1 - L'applicativo acquisirà le direttive dal protocollo in uso
2 - Verificherà che siano gestibill
3 - Tenterà di eseguire le direttive in base ai permessi concessi dal S.O. sulle risorse in uso
4 - Fornirà un risultato
Se un attacco viene sferrato in locale:
1 - L'applicativo acquisirà le direttive dalla periferica di input
2 - Verificherà che siano gestibill
3 - Tenterà di eseguire le direttive in base ai permessi concessi dal S.O. sulle risorse in uso
4 - Fornirà un risultato
In entrambi i casi, il punto 3 è fondamentale ed è sul punto 3 che si basa l'attacco hacker: questo è il punto che necessita di maggiore attenzione da parte dell'admin ed è quello che determina la solidità del sistema che si tenta di violare.
Un motore SQL (applicativo) ad esempio, mal configurato, in combinazione con una configurazione di sicurezza scadente del S.O. sotto il quale gira, può essere devastante tanto sotto Windows, quanto sotto Linux.
Leggi gli altri 5 commenti o partecipa alla discussione »
[ 4 miliardi di condivisioni al dì su Facebook ] [ Firefox 7 gestirà meglio la memoria RAM ]