Periodo nero per la sicurezza informatica. Come ci segnalano i nostri colleghi di Punto Informatico, questa volta nel mirino dei cracker sono finiti i database di ben 18 università italiane. L’account Twitter @LulzStorm, creato il primo luglio scorso, ha diffuso i link BitTorrent ad archivi di alcune università del nostro Paese. Numerosi gli atenei coinvolti: Università degli Studi di Bologna, quella di Siena, di Salerno, del Salento, di Cagliari, Bari, Pavia, Foggia, Messina, Urbino, Torino e quella di Modena e Reggio Emilia, La Sapienza di Roma, la Pontifica Università Antonianum, la Seconda Università degli Studi di Napoli, la Bocconi, la Bicocca e il Politecnico di Milano. I dati divulgati variano a seconda dell’università e consistono in numeri di cellulari di studenti, email corredate da password e altre informazioni di non particolare importanza. In alcuni casi, però i dati trafugati contengono nome, cognome, email, numero di telefono, indirizzo, password e codice fiscale degli studenti. Il consiglio per tutti gli studenti è di verificare di non essere presenti negli elenchi diffusi in Rete e di cambiare subito le proprie password di accesso. Vai su Punto Informatico per maggiori informazioni e aggiornamenti sulla vicenda.
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