Chi vende o si sbarazza di un vecchio hard disk raramente provvede ad eliminare in modo sicuro i dati memorizzati su di esso. Succede così che file contenenti dati personali possono essere facilmente recuperati da altri e, nel peggiore dei casi, essere utilizzati per compiere un furto d’identità, un ricatto oppure una frode. A confermarlo è una ricerca pubblicata dalla rivista inglese online Which? Computing i cui esperti sono riusciti a recuperare 2.500 file da 11 hard disk di seconda mano utilizzando semplici tool disponibili in Internet. Tra i file recuperati c’erano foto personali, fogli di calcolo, brani musicali e persino cronologie di chat. Si tratta quindi di un problema da non sottovalutare soprattutto se si considera che su un hard disk ognuno di noi può aver salvato di tutto, dal curriculum personale a documenti privati. Il fatto grave è che sono in pochi a prendere delle precauzioni. Secondo un recente sondaggio effettuato da Which? Computing presso i propri lettori, solo il 53% di coloro che hanno venduto o riciclato un computer hanno provveduto preventivamente a cancellare i file dell’hard disk (il 38% ha dichiarato di aver pure svuotato il cestino). Inoltre, soltanto il 43% degli intervistati ha rimosso il disco rigido dal proprio computer prima di gettarlo via. Come proteggersi dal furto di dati? Una soluzione potrebbe essere quella di smontare l'hard disk dal computer che si intende buttar via e conservarlo a casa per evitare che qualcuno possa accedere ai file memorizzati su di esso. In alternativa si possono usare tool che sovrascrivono in modo permanente i file, ma questa operazione spesso può risultare complicata per i meno esperti. Il metodo più sicuro per eliminare per sempre i dati memorizzati su un hard disk è però quello di prenderlo a martellate fino a ridurlo in pezzi, ma questa soluzione drastica può rivelarsi più dura di quanto si pensi.
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