Quando si compra un computer nuovo non è raro imbattersi in software di terze parti già installati. Per lo più, i produttori di PC dotano il computer di software di utilità e sicurezza. In alcuni casi però non è così. Da una ricerca condotta da Microsoft sui PC nuovi venduti in Cina, equipaggiati con il sistema operativo della casa di Redmond, emerge con sconcertante regolarità la presenza di malware. Ciò ancora prima che sia installato o abilitato un antivirus.
In particolare Microsoft, dopo aver accertato la presenza del malware Nitol, ha intrapreso un'azione legale contro un uomo d'affari cinese, titolare del dominio 3322.org. Pare infatti che il malware in questione punti a questo sito, che la stessa Microsoft ha definito come il più grosso contenitore di software pericoloso mai incontrato.
Il software dannoso rappresenta per molti un grande business e i criminali che lo gestiscono si ingegnano sempre più a fondo per trovare nuovi stratagemmi per la diffusione. La preinstallazione è uno di questi. Il problema è tanto più grave quanto il malware è radicato in profondità, a livello di kernel del sistema operativo o di bios. Purtroppo, però, molti antimalware non riescono a rilevare software che agiscono in questo modo. L'unico consiglio quindi che ci sentiamo di dare è quello di installare un buon antivirus e un buon anti-malware, tenendoli sempre aggiornati, e rimuovere dal sistema tutti i programmi preinstallati non necessari.
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