Da più di una settimana si susseguono attacchi informatici alle banche americane. È ancora mistero circa l’identità dei loro autori. Qualcuno imputa la paternità di queste azioni ad islamici arrabbiati per il film anti-Maometto. Le rivendicazioni on-line non mancano ma gli esperti di sicurezza credono invece che il colpevole sia da cercarsi altrove. Una dozzina di banche, tra cui Bank of America, JPMorgan Chase e Citigroup, hanno rilevato picchi di traffico e interruzioni. L’attacco è di tipo “denial of service”. Tali attacchi sono abbastanza comuni e generalmente non compromettono i dati sensibili, né sono in grado di procurare danni permanenti. Tuttavia possono creare fastidi alle aziende che utilizzano i loro siti per l’interazione con i clienti. Infatti i server Web di queste istituzioni finanziarie sono stati bombardati da un flusso abnorme di dati spazzatura e sono andati in tilt. Mike Smith, con la società di sicurezza informatica Akamai, ha contribuito all’analisi di alcuni attacchi. È stato stimato un flusso di dati a 60-65 gigabit al secondo. Smith ha dichiarato che il profilo e la potenza dell'attacco è improbabile per dei giovani fanatici religiosi. Il senatore Joe Lieberman, senza offrire alcuna prova, ha detto di ritenere che gli assalti sono stati effettuati dall’Iran contro le strette sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati.
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