News Atipico/Altimetrica! Gli uomini del futuro, e le altre specie animali, saranno tendenzialemte piccoli, contrariamente all'idea che grande è bello (e forte), per questioni di adattamento climatico. Lo ha suggerito, in uno studio sulle dinamiche evolutive delle dimensioni corporee, pubblicato su Science, Kaustuv Roy dell'università della California di San Diego. La cosiddetta regola di Cope, per esempio, secondo la quale i corpi di grandi dimensioni sarebbero più forti e resistenti, quindi più adatti alla sopravvivenza della specie, è di fatto contraddetta , dal riscontro sul dato reale. In natura, se si osserva la distribuzione di frequenza delle dimensioni corporee delle specie all'interno di grandi gruppi, si nota una prevalenza delle piccole dimensioni sulle grandi. La ragione è da attribuire, secondo Roy, allo sfruttamento intensivo delle risorse da parte dell'uomo, impegnato in attività come la caccia o la pesca, che sono selettive dal punto di vista della taglia: l'uomo razierebbe gli ecosistemi, scegliendo gli esemplari più grandi. Il surriscaldamento globale, invece, potrebbe rinforzare, ha aggiunto l'esperto, la tendenza alle piccole misurè anche nell'uomo, infatti laddove ci sono climi caldi, le altezze medie sono tendenti al basso. Ndr Per la lettura dell'articolo completo serve la registrazione
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