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Un chip stimola l'orgasmo



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Pubblicato da Robbi il 29/12/2008 alle 08:28

 

News Atipico/Orgasmica!

Difficile dire se la novità che presto potrebbe essere messa a disposizione dal Professor Morten Kringelbach della Oxford University si rifletterà positivamente sulla vita di relazione; fatto sta che è in preparazione un chip in grado di stimolare l'orgasmo.

Se è vero che sono sempre di più uomini e donne che preferiscono Internet al sesso, allora perché non soddisfare il loro desiderio di autosufficienza grazie ad un chip in grado di stimolare la corteccia orbitofrontale responsabile della produzione dell'orgasmo? Perché affrontare le fatiche di una relazione quando la tecnologia offre l'orgasmo a comando?

Il chip, non dovrebbe comunque essere disponibile prima dei prossimi 10 anni, un faticoso periodo di attesa in cui volenti o nolenti, le coppie dovranno "darsi da fare" ancora con i metodi tradizionali


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Commenti:
Aulo
Come direbbe Fantozzi, è una ca..ta pazzesca!!
Siddhartha
Bè visto che le relazioni tra uomo e donna sono sempre più distanti vedo la cosa molto interessante se fosse vera peccato che è la solita bufala sparata a fine anno
Kruska
No, non è una bufala, è roba vera e anche vecchia, le prime applicazioni risalgono agli anni Cinquanta del secolo scorso.
E' così risaputo che ha trovato visibilità anche nella letteratura popolare e in un film.


Quando entrò nella stanza il nuovo paziente, Morris alzò gli occhi al cielo con tristezza. Si trattava di un giovane poco più che ventenne, in giardiniera e maglietta girocollo. Aveva anche i capelli lunghi. Morris si alzò per salutarlo. "Sono il dottor Morris".
"Craig Beckerman". La stretta di mano fu molle ed esitante.
"Si sieda per favore". Indicò a Beckerman una sedia di fronte alla sua scrivania e allo specchio. "Come mai è qui?".
"Beh, io... io sono curioso".
Morris s'accigliò.
"Ho letto qualcosa su di voi su una rivista", spiegò Beckerman. "So che fate degli interventi al cervello".
"E' vero".
"E allora io, beh, io... mi sono incuriosito".
"In che senso?".
"Beh, l'articolo di quella rivista... Posso fumare?".
"Certo", disse Morris spingendo un portacenere verso di lui. Beckerman trasse di tasca un pacchetto di Camel, ne batté una sulla scrivania e l'accese.
"L'articolo di quella rivista...".
"Ah, sì. L'articolo diceva che mettete dei fili nel cervello. È vero?".
"Sì. A volte eseguiamo anche questo intervento".
Beckerman annuì. "Capisco, ed è anche vero che potete mettere dei fili che danno piacere? Un piacere intenso?".
"Sì", disse Morris. Cercò di dirlo pacatamente.
"Davvero?".
"Davvero", disse Morris. Poi agitò la penna come se fosse rimasto senza inchiostro e aprì un cassetto per prenderne un'altra, approfittando di questo per premere un pulsante che era lì nascosto. Immediatamente trillò il telefono.
"Sono il dottor Morris".
All'altro capo del filo la segretaria disse: "Ha chiamato?".
"Sì. Vuole ricevere lei tutte le mie telefonate e passarle alla sezione Sviluppo?".
"Subito", disse la segretaria.
"Grazie", Morris riattaccò. Ora sapeva che tra poco gli uomini dello Sviluppo sarebbero arrivati dall'altra parte dello specchio per assistere al colloquio "Mi scusi dell'interruzione. Mi stava parlando...".
"Dei fili nel cervello".
"Sì, signor Beckerman. Noi facciamo quest'operazione, ma solo in casi molto particolari. È ancora in fase di esperimento".
"Vedo", disse Beckerman. Aspirò una boccata di fumo. "Per me va bene".
"Se ha bisogno di informazioni, possiamo farle avere fotocopie o ritagli di articoli che spiegano la nostra maniera di lavorare".
Beckerman sorrise e scosse il capo. "No, no", disse, "non voglio informazioni. Voglio essere operato. Mi offro come volontario".
Morris si finse sorpreso. Fece un momento di pausa e disse: "Capisco".
"Senta", disse Beckerman, "quell'articolo dice che una scossa elettrica è come una dozzina di orgasmi. Una cosa formidabile".
"E lei vuole fare questa operazione?".
"Sì", disse Beckerman annuendo energicamente. "Proprio così".
"Perché?".
Beckerman si mostrò disgustato. "Sta scherzando? Chi non lo vorrebbe? Con un piacere del genere?".
"Può darsi", disse Morris, "ma lei è il primo che ce lo chiede".
"Come mai?", disse Beckerman. "È molto costosa?".
"No. Ma non facciamo interventi sul cervello per motivi inutili".
"Ah", disse Beckerman. "Dunque è così che la pensate. Gesù".
Si alzò e se ne andò scuotendo il capo.

da Michael Crichton, Il terminale uomo, [prima ediz. 1972], Garzanti 1972-1993, pp. 105-7
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