Se prima esistevano solo dei posti riservati agli invalidi e agli anziani, adesso la Lega pensa a carrozze esclusive per le donne e gli extracomunitari. La proposta dei vagoni assegnati è della scrittrice-taxista Raffaella Piccinni, del sindacato autonomo Sitp, candidata al consiglio Provinciale per la Lega Nord. “E' solo una provocazione”, commenta Matteo Salvini vice segretario della Lega, non sottovaluta la proposta e anzi aggiunge. “L'idea di riservare posti ai milanesi, da qui a qualche anno, potrebbe diventare una realtà”. Poi rivela: "Oggi ho scritto al presidente di Atm perché valuti la possibilità di riservare le prime due vetture di ogni convoglio del metrò alle donne, italiane o no, viste le centinaia di denunce di aggressioni, palpeggiamenti, insulti, apprezzamenti pesanti che le donne subiscono ogni giorno" Salvini spiega poi i motivi della sua presa di posizione. “ La mia è l'amara considerazione da parte di un utente dei mezzi pubblici. Non c'è ancora una delibera o una proposta di legge, se qualcuno vorrà proporla lo aiuteremo a farlo. Uso i mezzi a Milano da vent'anni e vista l'arroganza, la maleducazione e la violenza che regnano, così come una volta c'erano i posti riservati ai reduci, agli invalidi e alle donne incinte, avanti di questo passo fra dieci anni se non si interviene ci saranno posti o vagoni riservati ai milanesi e alle persone perbene. Se non si mette un limite all'immigrazione arriveremo a questo”. Indignate le reazioni raccolte tra gli esponenti della politica milanese. Il primo a sollevare critiche è stato un politico della stessa coalizione di Salvini, Aldo Brandirali del Pdl: "L'unico modo per applicare la proposta del deputato è mettere stelle sul petto, di diversi colori, a seconda della razza". Gli ha fatto eco il capogruppo del Pd a palazzo Marino Pierfrancesco Majorino, imperativo contro il collega: "E' una proposta da Ku Klux Klan. Che il sindaco butti fuori la Lega dalla giunta". Franceschini: "Ecco le leggi razziali" - "L'odierna proposta del leghista Salvini di riservare ai milanesi dei posti a sedere sulla metro e sugli autobus conferma la giustezza delle critiche al ddl sicurezza, accostato alle leggi razziali del 1938". Il segretario del Pd ha commentato la proposta. "Non c'é dubbio - ha proseguito - che il paragone con le leggi razziali é pertinente. Quando si introduce il reato di clandestinità, quando i bambini che vanno a scuola o i malati che vanno all'ospedale rischiano di essere denunciati, non si possono che evocare quelle leggi. Un conto è contrastare l'insicurezza dei cittadini, un conto è contrastare la clandestinità, un altro é schiacciare i diritti umani, facendo pagare ai bambini e ai deboli le debolezze del governo". Franceschini ha poi evocato un fatto storico: "Nel 1955, in una cittadina del profondo Sud degli Usa, una donna nera, Rosa Parks, fu aggredita in un autobus perché si era seduta, esausta, nei posti riservati ai bianchi, e si cercò di farla alzare, ma ella resistette. Da quell'episodio parti un Movimento guidato da Martin Luther King, che portò all'emancipazione dei neri. Vorrei sapere - ha concluso Franceschini se anche questo paragone è sbagliato e se anche su questo devo sentirmi la solita dose di insulti quotidiani". Lioni (Pd): "Padania come Alabam anni '50" - "La verità - aggiunge - è sotto gli occhi di tutti: nelle file della destra c'é una forte vena razzista e xenofoba che ostenta parole d'ordine e di odio a caccia di qualche voto in più. Il posto sull'autobus può sembrare una piccola cosa, ma un tram non è diverso da un asilo, da una scuola, da un ospedale. Non c'é bisogno di ricordare che proprio dal rifiuto di cedere il posto sull'autobus solo perché nera iniziò la grande battaglia di Rose Lee Parks per i diritti civili. Qualcuno vuole davvero riproporre per la Padania il modello dell'Alabama anni Cinquanta?" Barbara Pollastrini: "La Lega chiarisca" - "C'é da aspettarsi una parola ferma da parte del Carroccio, a partire dal ministro degli interni, ma anche da parte di tutta la maggioranza". Così la deputata commenta la proposta lanciata dal deputato, nonché capogruppo del Carroccio al Comune di Milano, Matteo Salvini, di riservare dei posti, sulla metro milanese, ai meneghini doc. "Si vuole legittimare una logica di apartheid - prosegue - E si alimenta un clima di paura e di odio che può avere conseguenze gravissime". Conclude Pollastrini: "La Lega per prima dovrebbe isolare le proprie tendenze più razziste e, aggiungo, anticostituzionali. Un partito che siede in Parlamento e oggi governa il Paese dovrebbe chiedere scusa di tutto questo". Carfagna, no alle carrozze riservate - "I cittadini italiani, uomini o donne che siano, e gli immigrati regolari sono tutti uguali davanti alla legge. Per questa ragione nessuno può condividere la proposta avanzata oggi di carrozze riservate sui mezzi pubblici ad una singola tipologia di cittadini, siano milanesi o di qualunque altra città, uomini o donne, bianchi o neri". Lo ha detto il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. "Per diradare il senso di insicurezza che certamente è diffuso in qualche periferia italiana - aggiunge il ministro - servono, piuttosto che le provocazioni, investimenti sull'integrazione degli immigrati regolari e un sostegno forte all'azione delle forze di polizia".
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