Scoperta una nuova e pericolosa forma di dipendenza: il 'cibersesso'. L'allarme arriva dall'università Swinburne, in Australiam secondo cui i video porno, il chatting on line e vari collegamenti interattivi in webcam, fanno aumentare infedeltà e dipendenza.
Lo psicologo Marcus Squirrel ha condottolo studio, ha 'intervistato' 1.325 utenti che visitano, regolarmente, siti di sesso, feticismo e chatting erotico. Fra i partecipanti, il 40% si è identificato come eterosessuale e gli altri come gay, lesbiche o bisessuali. E' emerso che gli uomini hanno una forte preferenza per immagini e video pornografici, mentre le donne - in una proporzione equivalente a circa il doppio rispetto agli uomini - usano webcam, inviano email 'esplicite' o trascorrono il tempo in chat room.
I partecipanti hanno detto di trascorrere in media poco più di 12 ore a settimana in cerca di attività sessuali on line, ma alcuni di loro hanno ammesso di dedicarvi addirittura anche 10 ore al giorno. La ricerca ha evidenziato anche una forte incidenza di infedeltà: il 55% dei navigatori 'hard' era sposato o aveva una relazione impegnativa, mentre il 65% del campione ha incontrato qualcuno di persona dopo aver condiviso attività sessuali on line.
Secondo lo psicologo "uno dei problemi è che quando ci si dedica frequentemente al cibersesso, l'attrazione erotica verso il proprio partner diminuisce e viene sostituita dalle immagini on line". Squirrel ha anche aperto una clinica per persone affetta da cibersesso-dipendenza, e spera che si sviluppino presto trattamenti ad hoc efficaci contro questa nuova malattia.
Fonte (inglese)
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