Ogni volta che ricorrono le elezioni, noi cittadini italiani guardiamo all'estero sospirando, notando come altrove il voto elettronico sia già una realtà, mentre nel Belpaese ci si affida alle vecchie schede elettorali cartacee, che finiranno in cumuli per il macero.
Eppure ci sono alcuni motivi per cui il voto elettronico non è ancora preferibile, primo fra tutti, secondo una ricerca degli Argonne National Labs, la facilità con cui le macchine per il voto elettronico possono essere hackerate.
La ricerca ha dimostrato come sia davvero facile manipolare, da remoto, una macchina per il voto elettronico, senza che chi la stia utilizzando si accorga di quanto avviene. Essendo il voto la prima espressione di un sistema democratico, questa debolezza mette a rischio l'intero sistema popolo-governo, dunque, finchè non sarà raggiunto un livello di sicurezza sufficientemente elevato (la perfezione non appartiene a questo mondo), sarà più sicuro affidarsi al buon vecchio voto cartaceo.
Per chi volesse approfondire, forniamo uno spezzone dell'intervista al Dr. Jon Warner, il ricercatore degli Argonne National Labs che ha bucato il sistema di protezione delle macchine per il voto digitale.