La terza sezione penale della Corte Suprema di Cassazione ha annullato la sentenza emessa lo scorso gennaio dal Tribunale del Riesame di Firenze in cui si affermava che l'elusione delle tecnologie di protezione utilizzate dalle console non è reato. La sentenza, di cui ancora non sono state depositate le motivazioni, è stata ovviamente accolta con gioia da tutte le case produttrici di videogiochi. A comunicarlo è stata la AESVI, Associazione Editori Software Videoludico Italiana, attraverso un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi. Il presidente dell’AESVI Gaetano Ruvolo ha commentato la decisione della Cassazione affermando che, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza, l’associazione ritiene che verrà ribadito il principio per cui vengano considerate reato le attività commerciali relative alla modifica di console o all'elusione delle tecnologie di protezione dei videogiochi. Ad ogni modo, la sentenza potrebbe mettere fine una volta per tutte alle contrapposte opinioni sulla legalità dei modchip e delle modifiche effettuate commercialmente sulle console.
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