A lanciare l’allarme è stato Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Secondo quando riferito da Calabrò nella sua relazione annuale in Parlamento, a causa della grande diffusione nel nostro Paese di smartphone, chiavette Internet e dispositivi in grado di connettersi in 3G, la rete mobile italiana potrebbe arrivare ben presto al collasso. Motivo per cui Calabrò ha invitato il Governo a mettere subito in campo delle misure idonee per incentivare la banda larga mobile liberalizzando le frequenze da destinare ai provider mediante delle aste. Tra le frequenze disponibili, infatti, ci sarebbero quelle utilizzate dalla TV analogica prima che prendesse piede il digitale terrestre.
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