I clienti prendevano i computer in affitto e si ritrovavano una telecamera nascosta in casa senza saperlo. Il caso è appena scoppiato in USA e sta sollevando un mare di polemiche. Aaron’s, una catena specializzata in noleggio di PC, con la scusa di voler scoprire i clienti insolventi avrebbe infatti installato sulle macchine date in affitto un particolare software (PC Rental Agent) che le avrebbe permesso di controllare e monitorare, anche attraverso la webcam integrata nel computer, la loro vita privata. I PC così dati in affitto si sono trasformati in veri e propri strumenti di spionaggio. Ad accorgersi dell’inganno sono stati i coniugi Brian e Crystal Byrd del Wyoming, che un giorno di punto in bianco hanno ricevuto a casa loro la visita di un dipendente della catena che pretendeva di dover riprendere possesso del computer ritenendo che la coppia fosse insolvente. Ma quando Brian Byrd ha fatto vedere all’impiegato la ricevuta dell’avvenuto pagamento, questi ha presentato una foto dello stesso Byrd scattata utilizzando la Webcam incastonata nella cornice del PC. E da qui è partito il caso. Il problema, dal punto di vista legale, è che la coppia non era stata informata del monitoraggio da parte della catena, pur avendo questa il diritto di tracciare i computer noleggiati per evitare insolvenze. Secondo Aaron's inoltre il computer della coppia sarebbe stato affidato ad un venditore indipendente della catena che avrebbe installato il software senza autorizzazione. Su questa vicenda, infine, sono intervenute anche le associazioni dei consumatori, le quali sostengono che quanto successo è una delle più gravi violazioni della privacy dei consumatori mai registrate.
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