Gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato i guadagni che Microsoft incamererà, nel periodo che va dal primo luglio 2011 al 30 giugno del prossimo anno, soltanto grazie ai diritti che le verranno corrisposti dai produttori di smartphone Android, secondo la stima, la società di Redmond metterà in saccoccia una cifra che si aggira attorno ai 444 milioni di dollari. Gli analisti ipotizzano che Microsoft incameri da 3 a 6 dollari per ogni smartphone Android venduto da HTC, Samsung e soci, e, seppur alto l'ammontare della cifra annua che entrerà nelle casse della società, si tratta pur sempre di una piccola voce nel suo bilancio, che prevede guadagni per circa 75 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2011-2012. Stando alle stime, i diritti sulle proprietà intellettuali infrante da Android porteranno un guadagno di 0.04 dollari per azione, ben poco rispetto al totale delle attività MS, che in tutto raggiungerà un guadagno di 2.86 dollari per azione. Sebbene la cifra sia irrisoria se confrontata con l'intero bilancio, è stata sufficiente a svegliare Google dall'ignavia che finora ha mostrato verso la società di Redmond. Big G è sempre stato attivo contro Apple, ma ha lasciato a Microsoft campo libero nello stringere accordi con i produttori di smartphone Android, permettendole di imporre royalties a piacimento. L'ultimo accordo firmato da Microsoft e Samsung (il più importante partner di Google per volumi di vendita), ha però scosso i manager di Mountain View, che sono intervenuti pubblicamente accusando MS di "estorcere" denaro da un settore in cui non riesce ad affermarsi con WP7. Samsung, dal canto suo, è già sufficientemente impegnata a lottare contro Apple in vari tribunali in giro per il mondo e ha deciso di accordarsi con Microsoft per evitare nuovi e dispendiosi procedimenti legali. Bisogna considerare che Microsoft, fino ad oggi, è riuscita ad ottenere royalties da molti produttori di dispositivi Android, quasi tutti hanno accettato senza fiatare le richieste, un pò perchè la società di Redmond ha scelto di tenere un profilo basso e chiedere cifre contenute, un pò (ipotizziamo) perchè i brevetti detenuti da Microsoft spaventano davvero. L'unico produttore attualmente in causa con Microsoft rimane Motorola Mobility, che non si è piegata alle richieste e che, come sappiamo, è ora controllata da Google.
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