Che il settore smartphone/tablet facesse gola anche ad Intel era cosa certa, mancava soltanto un chip x86 che portasse il marchio della casa di Santa Clara e che, soprattutto, fosse in grado di rivaleggiare con le soluzioni ARM quanto ad efficienza energetica e costi di produzione (anche le prestazioni sono importanti, ma in questo settore non sono fondamentali). Ci è voluto circa un anno di sviluppo, ma ora Intel possiede un chip dedicato a tablet e smartphone, si tratta di Medfield, il primo SoC Atom con architettura x86, realizzato a 32 nm. Intel ha tenuto una dimostrazione delle sue potenzialità, mostrandolo all'opera in un prototipo di tablet e in uno smartphone. Il primo era di dimensioni simili all'iPad 2, aveva OS Android 4.0 e, secondo chi ha assistito, consentiva un'esperienza d'uso nettamente superiore a quella dei tablet Android di oggi (che ciò sia dovuto alle ottimizzazioni per architettura x86 che Intel e Google hanno insieme introdotto in Android 4.0?) Lo smartphone mostrato da Intel, sempre con OS Android, assomigliava anch'esso ad un prodotto Apple, dimensioni e schermo erano simili a quelle dell'iPhone 4, era dotato di funzioni avanzate, come la possibilità di scattare 10 foto in rapida successione, o di riprodurre filmati in streaming in Full-HD su display esterno. Mancano i dati relativi all'autonomia, il vero tallone d'achille delle architetture x86, finora incapaci di eguagliare ARM sui consumi. In ogni caso, solo qualche mese fa erano in pochi a scommettere che Intel potesse tirar fuori una soluzione valida per il mercato smartphone, ma oggi l'ambiente, dopo la dimostrazione, sembra più possibilista e il 2012 potrebbe essere l'anno decisivo.
|